Eccoci qua come ai tempi della scuola dinanzi una pagina bianca e l'incertezza, l'amletico dubbio: COME INIZIARE? Sicuramente voglio dirti CIAO, che tu sia casualmente transitato di qua o già mio amico, qualunque sia il tuo pensiero, la certezza di questo saluto ce l'ho.
Di certezza ne ho anche un'altra, se sono qui, se ho deciso di "mettere in rete" parte di quello che scrivo è proprio per arrivare da te, per il desiderio di comunicare e condividere insito nell'essere umano, perché ho deciso di "tirare fuori dal cassetto i miei fogli" ed esporli alle tue critiche, al giudizio che se vuoi puoi lasciare sotto ogni mio post, per incontrare e conoscere amici.
In questo blog troverai alcune poesie, racconti brevissimi che durano il tempo di alcuni "morsi" ad un frutto, la sfida mia personale a Flaubert, una storia da "prendere un morso per volta": terza certezza... e dire che a me ne sarebbe bastata una! Ho cominciato; così adesso spero di rincontrarti al più presto.

Gabriella

venerdì 30 ottobre 2009

A proposito di Flaubert

Il grande Flaubert, padre del realismo francese, si trovò a difendere e dibattere i principi che l'avevano condotto alla stesura di "M.me Bovary" in un'aula di tribunale eppure, nonostante questa premessa, sognava un roman sur rien, il romanzo ideale che mai nessuno sarebbe riuscito a scrivere, senza intreccio (mi chiedo: se la vita altro non è che un arzigogolo, intreccio, causa e conseguenza, se da quando nasciamo, da quel punto in poi, ogni evento è in parte connesso a ciò ch'era prima e questo a sua volta fornisce l'imput al prossimo... sarà certo difficile) ma, s'è vero che la differenza tra fabula e intreccio risiede nell'ordine cronologico di tutti gli eventi... appare assolutamente fattibile! Allora qual'è la difficoltà? Il problema sta nel fatto che questa ipotetica storia debba reggersi su se stessa, solo sulla bellezza delle sue frasi, volendo analizzare il concetto, sembra ci si trovi davanti alla richiesta di una storia senza tempo e di tutti i tempi, senza collocazione precisa perché collocabile in ogni parte quindi, mi dico, nessun riferimento a posti e cose. Per esempio un treno non è collocabile in ogni tempo, un lago in cui pescare elimina da sé ogni spazio del mondo che ne sia privo: serve un posto senza caratteristiche. Continuo a chiedermi... ma poi la storia che scrivo non è forse figlia di qualcosa ch'è già avvenuto? Anche se questo qualcosa lo inserisco nel romanzo, ad esser pignoli potrei dire ch'è causa del fatto ch'io sia nel mondo attraverso la nascita... sembra che il mitico Flaubert altro non volesse che lanciare la sfida per farsi grasse risate guardando tutti noi affannarci a cercare di provare il contrario, ho quasi la sensazione che il suo sogno sia un po' come il mio di uscire per strada, raccogliere un frammento staccatosi dalla superficie di Plutone (potrei accontentarmi anche di quello staccatosi dalla Luna, da Marte, Venere...), mettermelo in tasca e continuare la mia giornata. Allora, mi dico, basterà parlare del sentimento degli uomini, questo è certamente senza tempo! Anche se le sue connotazioni cambiano, l'amore non si esprime sempre nello stesso modo, e con questo intendo sottolineare i vari costumi che inneggiano ora al libertinaggio, ora alla castità, ma l'amore, l'odio, l'invidia, il coraggio e tutti gli altri sentimenti, nella loro pura essenza, sono sempre uguali a sé stessi. Quel "basterà" non mi trae in inganno; arduo e complesso senz'altro lo è ed io non ci penso nemmeno a cimentarmi nella stesura di un romanzo ma un racconto breve, quello sì, ci voglio provare e saggiare i confini ristretti che questo Suo sogno comporta!
Naturalmente mi scuso fin da adesso con tutti coloro che hanno il sapere e le competenze di trovare imprecisioni in quello che ho scritto, ogni correzione sarà ben gradita perché... non si finisce mai d'imparare! E questo ci aiuta a crescere.
GM C

3 commenti:

  1. Quando passo di qua trovo sempre da leggere cose piacevoli....

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  2. Mi piace come scrivi.....ciao!

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  3. Uno saluto da Germania.. spero avere capito bene quello che tu hai detto, mi piace.
    Jutta :-)

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