Eccoci qua come ai tempi della scuola dinanzi una pagina bianca e l'incertezza, l'amletico dubbio: COME INIZIARE? Sicuramente voglio dirti CIAO, che tu sia casualmente transitato di qua o già mio amico, qualunque sia il tuo pensiero, la certezza di questo saluto ce l'ho.
Di certezza ne ho anche un'altra, se sono qui, se ho deciso di "mettere in rete" parte di quello che scrivo è proprio per arrivare da te, per il desiderio di comunicare e condividere insito nell'essere umano, perché ho deciso di "tirare fuori dal cassetto i miei fogli" ed esporli alle tue critiche, al giudizio che se vuoi puoi lasciare sotto ogni mio post, per incontrare e conoscere amici.
In questo blog troverai alcune poesie, racconti brevissimi che durano il tempo di alcuni "morsi" ad un frutto, la sfida mia personale a Flaubert, una storia da "prendere un morso per volta": terza certezza... e dire che a me ne sarebbe bastata una! Ho cominciato; così adesso spero di rincontrarti al più presto.

Gabriella

venerdì 30 ottobre 2009

Orme

Ed eccomi qua!
Piccolo, insignificante
granello di sabbia!
Eppure risplendo di luce
che il Sole mi presta,
e di questo amore, 
per questo amore
che con tutta la forza convoglio
la vostra vita riscaldo e accarezzo.
Il mio riso sonoro, squillante
voi non udite,
ma nelle lunghe e calde giornate
vi aspetto!
Né sentite il mio grido di gioia
se un piede piccino e paffuto
mi salta ora addosso,
ora osserva sognando
il castello di torri maestose
del suo domani,
ora lascia che fugga io in fretta
poi adagio tra le sue dita.
E poi mi riprende.
E ancora. 
Di nuovo.... non io!
Io sono ben oltre 
la linea del Cornaglia.
L'onda piatta arriva con calma
e rinfresca la mia superficie,
la luce, il Sole, non può 
mai prestarmi.
E lei mi accarezza, 
adagio mi culla
e a volte mi piace pensar
che quel canto sia vero,
ma torre e castello 
io non conosco!
E le carezze si fanno pesanti
fino a che mi solleva più in alto
mi tuffa
s'abbatte su me 
con furia feroce... 
allora rimango in balia
con la mia piccolezza,
con la mia esistenza
ch'è un inno d'amore alla vostra,
rimango in balia 
aspettando si plachi.
Confesso, 
in quegl'istanti io prego
affinché quando passi
un piede di bimbo
possa ancora giocare con me.
Seppur per lasciar orme
che la risacca cancella!

Gabriella Dell'Aria
Tutti i diritti riservati

2 commenti:

  1. MERAVIGLIOSA...forse l'ho già detto ma io amo il tuo saper rendere visibile quello che scrivi...li vedo i piedini paffuti....ma lo sai ce io pensavo di detestare la poesia???

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  2. BELLISSIMA ANKE QUESTA POESIA!!! Ma cm fai?

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Grazie per essere passato/a a leggermi! Se volessi lasciare un commento con le tue impressioni/sensazioni o anche solo un saluto... ti ringrazio ancora una volta!